La conosciamo tutti per ruoli da co-protagonista sin dal suo debutto, nel 2005, col capolavoro di Park Chan Wook “Lady Vendetta”, e finalmente dopo numerosi film e drama di successo ecco arrivare la grande occasione anche per lei.
Ra Mi Ran sarà protagonista del film “Girl Cops”, il film è il secondo lungometraggio del regista Jung Da Won. Il progetto seguirà la vita di un’ex investigatrice che inizia a lavorare in un centro di servizi per il sociale dopo il suo matrimonio. Quando una delle donne che frequenta il centro si suicida dopo essere stata vittima del “Revenge porn” l’ex detective prenderà in carico il caso. Col termine “revenge porn” si indica la condivisione online come ‘atto di vendetta’ da parte dell’ex partner, di immagini e/o video intimi senza il consenso della persona coinvolta.
Il tema del ‘revenge porn’ è molto delicato, perché sfortunatamente i casi sono in largo aumento in tutto il mondo ed è interessante vedere come un regista uomo riuscirà a gestire il punto di vista femminile sia della vittima che della protagonista in un tema così delicato, io sono da sempre una fan dei registi uomini ‘femministi’ e sono ancor più curiosa di vedere cosa ne uscirà.
Ra Mi Ran è un’attrice molto attiva nell’entertainment, di recente è apparsa in The Mayor (2017) e ORDINARY PERSON (2017), inoltre ha partecipato a molti show TV tra cui “Unnies Slam Dunk” del 2016 in cui ha fatto parte del girl group The Unnies formato grazie allo show insieme all’attrice Min Hyorin, Tiffany delle Gilrs’ Generation, Kim Sook, Hong Jin-kyung e la rapper Jessi.
Il giovane regista Jung Da Won ha debuttato con il lungometraggio del 2016 “Garak Market Revolution”, ma in precedenza aveva lavorato anche come attore in diverse produzioni come Tazza 2-The Hidden Card di Kang Hyoung-chul (2014) e Guest House di Cho Sung-kyu inoltra ha lavorato come assistente di produzione per i film di Hong Sangsoo nei film Our Sunhi (2013) e Hill of Freedom (2014).
Si sta ancora completando il casting di Girl Cops, le riprese dovrebbero iniziare a luglio.
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Articolo di: Veronica Croce
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