OKJA NON ARRIVERA’ NELLE SALE, PAROLA DI NETFLIX

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BONG JOON HO è pronto a presentare il suo ultimo lavoro sci-fi Okja che concorrerà al Festival di Cannes nei prossimi giorni.

Il regista in conferenza stampa ha dichiarato di essere molto teso per una prima così importante “alcuni tra critici e appassionati di cinema di tutto il mondo si riuniscono nella cittadina francese e vedranno il mio film, questo mi rende molto nervoso, mi sento com un pesce in padella

Okja, Bong Joon Ho
Bong Joon Ho e Ted Sarandos (Netflix USA) – (Yonhap)

Okja, scritto da Bong Joon Ho e Jon Ronson, racconta la storia di una ragazzina, Mija, interpretata dalla giovanissima Ahn Seo Hyun, abitante di un pesino rurale coreano che decide di mettersi contro una multinazionale che vuole rapire il suo migliore amico Okja, un’enorme creatura diventata il suo migliore amico.

Okja è un animale gigante che è un mix tra un maiale e un ippopotamo e la ragazzina lo adora. Il mio film vuole mostrare un insieme di avventura e sentimenti puri come l’amore.” ha dichiarato il regista presentando i due protagonisti principali del film. “Ci sono molti elementi negativi al mondo che cercano di andare contro il loro rapporto. È un film che interseca elementi di satira nell’accusa del mondo” ha proseguito il regista “Le persone hanno diversi punti di vista sugli animali, molti li vedono come amici o addirittura parte della famiglia mentre altri ancora li vedono solo come ‘cose da mangiare’, questo film ci da la possibilità di esplorare a pieno il rapporto tra umani e animali, mostrerà diversi aspetti da quelli sentimentali a quelli più divertenti“.

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Non è la prima volta che Bong Joon Ho ha a che fare con creature enormi e giovani bambine, infatti il suo primo approccio al genere lo ha nel 2006 con The Host, ma a differenza della sua prima opera sci-fi con Okja il regista ha dichiarato in conferenza che aveva idee del soggetto dal 2010 e con tempo ha lavorato sempre di per poter scrivere un soggetto che racconti in maniera più profonda la relazione tra la Mija e Okja.

Il film è stato girato tra la provincia di Gwangwon, un remoto villaggio di montagna in Corea del Sud e New York, la città che rappresenta il cuore del capitalismo più puro in pieno contrasto con la personalità della giovanissima Mija “Il soggetto e le riprese hanno visto numerosi cambiamenti ed è per questo che c’è stato un lavoro sinergico tra i produttori coreani e quelli americani

Il film che ha protagonisti importanti da Lily Collins a Paul Dano, Byun Hee-bong, Jake Gyllenhaal, Giancarlo Esposito  fino ad arrivare a Tilda Swinton, con la quale il regista aveva già lavorato per “Snowpiercer”è prodotto da tre piccoli studios di Hollywood; la Plan B di Brad Pitt, Lewis Pictures e Kate Street Picutres Company mentre il colosso Netflix ha finanziato l’intero progetto con ben 50 Milioni di Dollari.

Abbiamo potuto portare a termine il progetto solo grazie all’aiuto di Netflix” ha dichiarato il regista “Abbiamo ricevuto numerosi rifiuti per quanto riguardava i finanziamenti visto il prezzo molto elevato del progetto e in generale per la sceneggiatura ‘troppo originale e pretenziosa’. Ma Netflix ci ha dato tutto il supporto necessario senza esitazione.

Per un regista e sceneggiatore come Bong Joon Ho in cerca di libertà d’azione, Netflix è stata una grande fortuna, visto che è noto che il colosso statunitense difficilmente mette paletti alle produzioni che decide di finanziare.

Bong Joon Ho Okja Conference

Ho accettato il progetto di Netflix con la sola condizione che il film venisse distribuito nelle sale Coreane, Statunitensi e in Inglesi; con un occhio di riguardo per la distribuzione coreana. La distribuzione di un film è molto importante, ovviamente, ma per uno sceneggiatore-regista la cosa più importante in assoluto è la libertà di produrre il proprio lavoro in completa libertà. Ai registi non viene quasi mai data tutta questa libertà di produzione in film dal budget così alto, a meno che non si parli di divinità come Spielberg o Scorsese. Quindi non ho avuto altri motivi per non accettare la proposta di Netflix.

Bong Joon Ho ha espresso completa fiducia nel colosso della distribuzione on-demand che ha negato l’uscita del film nelle sale cinematografiche francesi, negazione che ha fatto storcere il naso all’organizzazione di Cannes e al mercato francese in generale che avrebbe voluto che il film non fosse un’esclusiva degli abbonati Netflix.

“Io credo che cinema e servizi on-demand come Netflix possano convivere benissimo” Ha dichiarato Bong Joon Ho “molti dicono che i film una volta arrivati in TV diventano obsoleti ma credo che invece con servizi come Netflix la coesistenza col cinema possa esistere”.
Il direttore di Netflix ha voluto spiegare perché non intendono dare i diritti di distribuzioni ad altri paesi “Il problema della distribuzione è un molto serio, l’innovazione non viene quasi mai ben accettata e si capisce troppo tardi il valore di certi prodotti. Noi facciamo un lavoro inverso, offriamo diversi tipi di prodotti dai più semplici ai più innovativi nello stesso identico modo.”

 

 

Netflix proprio negli ultimi giorni ha annunciato il suo nuovo progetto multimilionario (105 Milioni di Dollari, secondo le prime indiscrezioni) che verrà firmato da Martin Scorsese e che vede un cast stellato (De Niro, Al Pacino, Joe Pesci e Leonardo Di Caprio).

 

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    Articolo di: Veronica Croce

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