ECCO DOVE FARE I VOSTRI REGALI DI NATALE DURANTE IL BLACK FIRDAY (E NON SOLO)

Non per mettervi ansia, ma Natale è alle porte, fortunatamente in Italia assorbiamo le tradizioni amicane meglio dei Rotoloni Regina e quindi, dopo Halloween abbiamo deciso da qualche anno di abbracciare la cultura del Black Friday, ovvero, il “venerdì nero” dei super sconti, certo, non siamo in America e il nostro Black Friday è una presa per i fondelli, tuttavia, c’è un’isola felice chiamata Amazon che ogni anni ci delizia di interessanti sconti su tutti i loro articoli.

Non sapete cosa regalare alla vostra amica/al vostro amico appassionato di kpop? Avete un amico cinefilo e volete iniziarlo al cinema coreano? La zia appassionata di lettura alla quale regalate ogni anno la tessera sconto Feltrinelli non sa più che libro scegliere? oppure molto più semplicemente volete farvi regalare qualche articolo dedicato alla Corea? Ecco alcune soluzioni per regali agli altri e a voi stessi da Amazon.

LIBRI

Come sapete, sfortunatamente ancora la narrativa coreana non è arrivata in massa nel nostro paese, ma Amazon offre qualche libro interessante:

TRAMA:
“Cos’hanno in comune Sey?n e Mimi? La prima, soprannominata Giuditta per la sua somiglianza con l’omonima protagonista del quadro di Gustav Klimt, è apparentemente apatica, vive succhiando Chupa Chups e trova un simulacro di conforto in un’attività sessuale continua e indiscriminata. La seconda è un’artista molto conosciuta e controversa, sicura di sé e affascinante. Quali non detti legano i due fratelli C e K? Uno è un mago della videocamera, l’altro cerca di trovare soddisfazione nel guidare il suo taxi a grande velocità lungo le trafficate arterie di Seoul. Chi è la misteriosa ragazza di Hong Kong in viaggio a Vienna che non riesce a bere neanche un sorso d’acqua senza dare di stomaco? Kim Young-ha lega i destini dei suoi personaggi tramite la voce di un killer molto particolare, che aiuta a suicidarsi chi lo desidera. Esteta ed egocentrico, la sua missione consiste nel far emergere le pulsioni distruttive dei suoi potenziali clienti e accompagnarli verso la loro fine. Con lo stile arguto e ironico che l’ha reso famoso, Kim Young-ha ci regala un piccolo capolavoro sulla debolezza umana.”

Trama: 
«Chi può prevedere il giorno che verrà? Il futuro incalza, tutto ciò che possiamo fare è tenerci i ricordi e andare avanti». Dalla più nota autrice coreana una immersione toccante e malinconica nella memoria, nel silenzio di parole mai dette, nella bellezza e nello sgomento della gioventù.

TRAMA: 
<<Kim Kiyong è il tranquillo proprietario di una piccola società di importazione di film stranieri. I suoi affari vanno piuttosto bene, con sua moglie Mari e la figlia adolescente Ayong non ci sono problemi particolari. La sua è la normalissima vita di un cittadino di Seoul. Un giorno apparentemente simile a tutti gli altri, Kiyong si sveglia con una forte emicrania, presagio che qualcosa nella sua quotidianità sta per incepparsi. Tutto inizia nella più opprimente delle routine, ma un messaggio nella sua casella di posta elettronica infrange l’illusione di questa apparente normalità e ci svela un segreto tenuto nascosto per anni con grande abilità: in realtà Kiyong è una spia nordcoreana, mandata a Seoul vent’anni prima e lasciata a se stessa a lungo, tanto da farle credere di essere stata dimenticata dai suoi mandanti. Invece, al Nord qualcuno si ricorda improvvisamente di lui e gli ordina di rientrare a Pyongyang. In meno di ventiquattr’ore. La sua vita si sgretola, mostrandogli che nessuno è quello che sembra, né tra gli affetti più prossimi, né nel mondo dei Servizi segreti.>>

TRAMA:
<<Una palestra comunale, decine di cadaveri che saturano l’aria di un «orribile tanfo putrido». Siamo a Gwangju, in Corea del Sud, nel maggio 1980: dopo il colpo di Stato di Chun Doo-hwan, in tutto il paese vige la legge marziale. Quando i militari hanno aperto il fuoco su un corteo di protesta è iniziata l’insurrezione, seguita da brutali rappresaglie; “Atti umani” è il coro polifonico dei vivi e dei morti di una carneficina mai veramente narrata in Occidente. Conosciamo il quindicenne Dong-ho, alla ricerca di un amico scomparso; Eun-sook, la redattrice che ha assaggiato il «rullo inchiostratore» della censura e i «sette schiaffi» di un interrogatorio; l’anonimo prigioniero che ha avuto la sfortuna di sopravvivere; la giovane operaia calpestata a sangue da un poliziotto in borghese. Dopo il massacro, ancora anni di carcere, sevizie, delazioni, dinieghi; al volgere del millennio stentate aperture, parziali ammissioni, tardive commemorazioni.>>

TRAMA:
<<Chioma è una cagnolina vivace, la più sveglia della cucciolata e la preferita del suo padrone. Il suo mondo è il cortile di casa, che condivide con i fratelli, la madre e gli umani che si occupano di loro. Una vita all’apparenza semplice, ma che nasconde pericoli inaspettati come una vecchia gatta bizzosa, umani che rubano cuccioli e l’ignoto, affascinante mondo al di fuori del cancello. Con una prosa lieve ma diretta “Il cane che osava sognare” è una fiaba saggia sul rapporto tra cane e uomo e la celebrazione di una vita vissuta con coraggio.>>

TRAMA:
<<“Ho fatto un sogno” dice Yeong-hye, e da quel sogno di sangue e di boschi scuri nasce il suo rifiuto radicale di mangiare, cucinare e servire carne, che la famiglia accoglie dapprima con costernazione e poi con fastidio e rabbia crescenti. È il primo stadio di un distacco in tre atti, un percorso di trascendenza distruttiva che infetta anche coloro che sono vicini alla protagonista, e dalle convenzioni si allarga al desiderio, per abbracciare infine l’ideale di un’estatica dissoluzione nell’indifferenza vegetale. La scrittura cristallina di Han Kang esplora la conturbante bellezza delle forme di rinuncia più estreme, accompagnando il lettore fra i crepacci che si aprono nell’ordinario quando si inceppa il principio di realtà – proprio come avviene nei sogni più pericolosi.>>

TRAMA:
<<Kim Pyongsu è un serial killer molto particolare: aspirante letterato e poeta, dopo aver ucciso decine di persone ha un incidente che lo costringe a subire un operazione al cervello, evento dopo il quale smette di uccidere per venticinque anni. Lo ritroviamo ormai anziano, malato di Alzheimer. Nella sua mente vive con la figlia adottiva e si convince che lei sia in pericolo a causa di un uomo. Si prefigge come ultima missione da compiere l’eliminazione di quell’uomo, e ciò innesca la memoria degli omicidi compiuti in passato. Costretto ad appuntare tutti i suoi ricordi ed eventi quotidiani su un taccuino per paura che la malattia li cancelli per sempre, traccia così una sorta di diario su un passato lucido e dettagliato e un presente confuso, sempre più paranoico e allucinatorio.>>

TRAMA
<<Nel 1944 la Corea è sotto l’occupazione giapponese, e nella prigione di Fukuoka non si permette ai detenuti coreani di usare la propria lingua. Un uomo, una guardia carceraria, viene trovato brutalmente assassinato, e un giovane collega dall’animo sensibile e letterario viene incaricato di condurre l’indagine e trovare il colpevole. La vittima era temuta e odiata per la sua brutalità, ma quando l’improvvisato investigatore avvia la sua inchiesta interrogando custodi e detenuti, ricostruendo poco a poco i movimenti degli ultimi mesi, un diverso e sorprendente scenario si impone alla sua attenzione. Dall’inchiesta sull’uomo emerge il passato di un povero analfabeta orfano dei genitori, il faticoso riscatto attraverso il lavoro, la carriera nella prigione, la scoperta di una passione inaspettata, il ruolo di “censore” con l’incarico di controllare la corrispondenza in entrata e in uscita dal carcere. E soprattutto il legame con un detenuto particolare, un famoso poeta coreano, autore di scritti sovversivi. E proprio attorno al poeta ruota l’intera vicenda: nel corso dei suoi interrogatori il giovane si trova a parlare sempre di più con il prigioniero e, come prima di lui la guardia assassinata, a immergersi in un dialogo fatto di letteratura, d’arte, di libertà. Si scopre a desiderare la bellezza dei suoi versi clandestini, a subire il potere eccitante e al tempo stesso rasserenante della parola poetica…>>

TRAMA
<<Corea, 1943. Per la sedicenne Hana sapere immergersi nelle acque del mare è un dono, un antico rito che si trasmette di madre in figlia. Nel buio profondo delle acque, è solo il battito del cuore che pulsa nelle orecchie a guidarla sino al fondale, in cerca di conchiglie e molluschi che Hana andrà a vendere al mercato insieme alle altre donne del villaggio. Donne fiere e indipendenti, dedite per tutta la vita a un’attività preclusa agli uomini. Nata e cresciuta sotto il dominio giapponese, Hana ha un’amatissima sorella minore, Emi, con cui presto condividerà il lavoro in mare. Ma i suoi sogni si infrangono il giorno in cui, per salvare la sorella da un destino atroce, Hana viene catturata dai soldati giapponesi e deportata in Manciuria, dove verrà imprigionata in una casa chiusa gestita dall’esercito. Ma una figlia del mare non si arrende, e anche se tutto sembra volerla ferire a morte, Hana sogna di tornare libera. Corea del Sud, 2011. Arrivata intorno agli ottant’anni, Emi non ha ancora trovato pace: il sacrificio della sorella è un peso sul cuore che l’ha accompagnata tutta la vita. I suoi figli vivono un’esistenza serena e, dopo tante sofferenze, il suo Paese è in pace. Ma lei non vuole e non può dimenticare… In Figlie del mare rivive un episodio che la Storia ha rimosso: una pagina terribile che si è consumata sulla pelle di intere generazioni di giovani donne coreane. E insieme vive la storia di due sorelle, il cui amore resiste e lotta nonostante gli orrori della guerra, la violenza degli uomini, il silenzio di oltre mezzo secolo finalmente rotto dal coraggio femminile.>>

TRAMA:
<<Un pomeriggio qualsiasi in una stazione della metropolitana di un paese orientale, ma potrebbe essere ovunque, visto che la scena è ovunque la medesima: una grande ressa e la gente che si urta senza nemmeno scambiarsi un cenno di scuse… Una coppia di anziani si precipita verso il treno appena arrivato. L’uomo, la borsa della donna in mano, riesce a malapena a salire in carrozza. Non appena si volta, però, scopre con sgomento che i suoi occhi non vedono più la camicetta celeste, la giacca bianca e la gonna beige a pieghe della moglie. Della donna non vi è più traccia. Sparita, letteralmente inghiottita dalla folla.

Così Park So-nyo, 69 anni, minuta, capelli argentati con permanente, scompare, senza denaro e senza documenti, nella sterminata marea umana della metropolitana di Seul. È arrivata nella grande città dal suo piccolo paese di campagna per il solito pellegrinaggio alle case dei figli, soprattutto a quelle del primogenito, appena diventato dirigente di un’impresa immobiliare, e della figlia che scrive romanzi che lei, Park So-nyo, provvede sempre puntualmente a farsi leggere.

Conosce la metropoli. Tanti anni fa, quando il primogenito era ai primi passi della carriera e dormiva in ufficio, era rimasta addirittura da sola in città. Con amore materno, aveva dormito con lui in ufficio dividendosi un’unica coperta e, per evitare che il figlio potesse ammalarsi, aveva scelto il lato in cui una corrente gelida spirava dalla finestra.

Ora, però, la sua scomparsa è per i figli non soltanto fonte di angoscia e di grave preoccupazione, ma anche di rimorsi e di sensi di colpa.

Park So-nyo non è più, infatti, la stessa da qualche tempo. Una volta, rientrando in campagna dalla città, la giovane figlia scrittrice ha trovato la casa materna nel più totale disordine. Tazze in bilico sull’orlo del lavello, il cesto degli stracci rovesciato sulla stuoia in soggiorno, le camicie del padre gettate alla rinfusa sul divano. E la mamma che, seduta nel cortile, si stringeva la testa con le mani, il respiro affannoso, il volto smarrito e disperato, le membra afflosciate, come se non riuscisse più a sopportare lo sforzo di contenere il dolore.

La verità è che Park So-nyo, la donna che è sempre stata forte, la madre che non sa leggere ma non è mai stata turbata da nulla, la figura familiare che è sempre stata dalla parte dei figli, che avessero torto o ragione, la persona che tutti potevano chiamare quando qualcosa li angosciava, ha bisogno per la prima volta dei figli.

«Storia autentica, commovente» (Gary Shteyngart), Prenditi cura di lei ha conquistato il cuore dei lettori dei numerosi paesi in cui il libro è apparso, poiché «con la sua impeccabile ed essenziale prosa ci mostra che cosa significa essere una famiglia e quale sia la natura più profonda degli esseri umani» (Geraldine Brooks).>>

FILM

Se per la letteratura non c’è molto, è ancora più triste la sorte del cinema, fortunatamente Amazon non spedisce solo dall’Italia e quindi ecco la selezione di alcuni film. Attenzione però, non tutte le edizioni hanno doppiaggio o sottotitoli in italiano.

 Una bellissima idea regalo per ogni appassionato di cinema che si rispetti, è tutta la Trilogia Della Vendetta di Park Chan Wook (Mr. Vendetta, Old Boy, Lady Vendetta).

Il debutto cinematografico di Kim Taeri, l’ultimo film di Kim Min Hee prima dello scandalo, una complicata storia d’amore, complotti e tradimenti per un altro capolavoro di Park Chan Wook, The Handamaind, primo film coreano della storia a vincere ai BAFTA Awards. (ATTENZIONE: il DVD è in edizione UK con solo i sottotitoli in inglese)

Una piccola perla romantica, senza sangue e tradimenti, vincitrice del Alfred Bauer Award al 57° Festival di Berlino, “I’m a Cyborg but that’s ok” è un’altra perla di Park Chan Wook che non può mancare nella videoteca di un appassionato di cinema asiatico. Con protagonista il cantante e attore Jung Ji Hoon (Rain).

I’m a Cyborg but that’s ok. (EDIZIONE UK)
Anche questo film è solo sottotitolato in inglese

Cannes, si sa, ama molto il cinema coreano e ha amato anche il dramma dalle sfumature horror di Park Chan Wook con protagonista il grandissimo Song Kang Ho, sto ovviamente parlando di “Thirst” che si è portato a casa il premio della giuria.

Thirst
Solo sottotitoli in inglese

Salutiamo Park Chan Wook e diamo al benvenuto a questa lista ad un altro dei miei registi coreani preferiti Bong Joon Ho, e il suo splendido film Mother (Madre) con una straordinaria Kim Hye Ja e Won Bin.

Sempre di Bong Joon Ho,  il suo primo grande successo di pubblico, “The Host” con protagonista Song Kang Ho insieme a Bae Doona. 

The Host 
ATTENZIONE, in questa versione non c’è la lingua originale 

Questo che sto per suggerirvi è forsa il mio film preferito di Bong Joon ho, con ancora una volta Song Kang Ho come protagonista “Memories of Murder” racconta un vero fatto di cronaca della Corea degli anni 80.

Memories of Murder
ATTENZIONE non c’è la lingua originale

Non potevo chiudere il “capitolo” Bong Joon Ho senza proporvi Snowpiercer il primo lavoro internazionale del regista con un cast sensazionale da Song Kang Ho, all’ormai ex Captain America, Chris Evans.

Il prossimo regista di cui vi propongo un idea regalo è Kim Jee Woo, noi l’abbiamo incontrato in due diverse occasioni, una delle quali ci ha rilasciato un’intervista esclusiva. È forse il regista che più spazia tra i generi, ecco cosa vi propongo di Kim Jee Woo

Choi Min Sik e Lee Byung Hun sono i protagonisti di uno dei capolavori del cinema coreano moderno “I Saw The Devi”.

Lo sapevate che in Corea hanno fatto un bel western? Se non lo sapevate e amata i wester o vostro padre è un appassionato (come il mio) non potete perdervi “il buono, il matto e il cattivo”

Tale of Two Sister, conosciuto in Italia come solo Two Sister, è uno degli horror thriller che più ho amato. Con protagonista una giovanissima Moon Geun Young.

Two Sisters
ATTENZIONE: solo audio italiano

Salutiamo Kim Jee Woo con il suo “The Age Of Shadows” con protagonisti Song Kang Ho e Gong Yoo.

In Corea è il regista più controverso e odiato, tanto che ora solo nominare il suo nome è motivo di scandalo, ma in Italia è il regista coreano più amato di sempre, parlo ovviamente di Kim Ki Duk.

Apriamo la piccola Selezione dedicata a Kim Ki Duk con due dei suoi lavori più belli e significativi “primavera, estate, autunno…e ancora primavera” e “Ferro 3”

Vincitore al Festival di Venezia, Pietà è un’altra perla che non può mancare nella vidoeteca del cinefilo appassionato d’Asia.

Fuori da un’ampia selezione sui registi ma tra i film più amati di sempre dal pubblico troviamo “The Man From Nowhere” e “Train To Busan”

MANUALI DI VIAGGIO

State progettando un viaggio nel paese del Calmo Mattino? Quale occasione migliore per comprare una giuda di viaggio

KPOP (CD, MERCHANDISE)

Siete fan del KPOP? Vostra sorella vi ossessiona coi BTS e non sapete come fare a trovare la felpa che tanto vuole? Non riuscite a smettere di cantare “I Don’t Wanna Cry” dei Seventeen o “Tempo” degli EXO? Anche per questo Amazon ha la soluzione giusta per voi.

BTS:
Musica:

LOVE YOURSELF 轉 TEAR [ U ver. ]

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Abbigliamento:

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BT21 (Line di oggettistica e abbigliamento in collaborazione con LINE)

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Non tutti gli articoli saranno inseriti nel Black Friday ma rimangono comunque delle ottime idee regalo, e se siete clienti PRIME potete approfittare della spedizione gratuita.

BUONO SHOPPING

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    Articolo di: Veronica Croce

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