MORTA L’ATTRICE JEON MI SEON

Quando ieri ho letto la notizia della morte dell’attrice Jeon Mi Seon non ho pensato neanche un secondo che la causa potesse essere il suicidio, e invece, sfortunatamente è così; le autorità hanno confermato che la causa decesso dell’attrice è proprio il suicidio.

Il suicidio dell’attrice ha sconvolto il pubblico ma soprattutto le persone più vicine a lei che non si capacitano del motivo per cui lei volesse farla finita in questo modo. Solo pochissimi giorni fa l’attrice ha preso parte alla conferenza stampa del film “The King’s Letters (나랏말싸미)” che uscirà nelle sale a metà luglio.

Tra qualche settimana avrebbe dovuto prendere parte all’inizio dei lavori del drama della KBS “Joseon Rom-com: Nokdujeon” ed era attualmente impegnata nel tour teatrale “Two Nights and Three Days with My Mother”. Il suo corpo senza vita è stato trovato nell’albergo di Jeonju, città in cui si sarebbe dovuto tenere lo spettacolo teatrale.

La sua agenzia ha dichiarato che l’attrice soffriva di una forte depressione e che stava ricevendo i trattamenti, ma ormai, dopo le parole di Jonghyun degli SHINee, che si è tolto la vita nel dicembre del 2017, sappiamo bene che la salute mentale in Corea non è ben trattata e spesso chi soffre di questo disturbo non ne esce mai completamente o decide di fare il gesto estremo.

Jeon Mi Seon era un’attrice molto amata e stimata, ha preso parte a molte serie di successo tra cui l’hit drama del 2010 “Bread, Love and Dreams” che raggiunse uno share del 49,3%. Il suo ultimo lavoro televisivo è stato “He is Psychometric” mentre al cinema è stata presente di pellicole che hanno ricevuto successo anche all’estero come “Memories of Murder” e “Mother” di Bong Joon Ho e “Hide and Seak” di Huh Jung.

Scriviamo spesso di quanto la Corea sia uno dei paesi con il più alto tasso di suicidi al mondo, e dopo gli studenti del liceo, la seconda categoria più soggetta è proprio quella dei lavoratori del mondo dello spettacolo. La continua competizione, ma soprattutto i commenti carichi di odio dei cosiddetti netizen procurano ai personaggi del mondo dello spettacolo un’enorme fonte di stress. I ‘leoni da tastiera’ sono sempre pronti a distruggere un personaggio senza rendersi conto che sotto ai riflettori c’è un essere umano.

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    Articolo di: Veronica Croce

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