Eccoci di nuovo a parlare di NU’EST e del loro concerto a Milano.
La nostra Caterina Carnevale racconta l’esperienza che abbiamo vissuto approfondendo il piccolo riassunto iniziato dalla sottoscritta.
Buona lettura.
Quando giungo ai Magazzini Generali di Milano la prima cosa che mi colpisce sono le ordinatissime file di fan in attesa sotto la pioggia con i loro ombrelli colorati. Vedo ragazzine molto giovani accompagnate dai pazienti genitori, ragazze che per vincere il freddo cantano e ballano (alcune persino in cosplay) e sono rimasta piacevolmente sorpresa dalla presenza di numerosi ragazzi, cosa piuttosto insolita per un concerto k-pop.
Durante la conferenza stampa (di cui pubblicheremo presto lo script) i quattro membri del gruppo si dimostrano molto umili e cordiali nel rispondere alle domande della stampa e lasciano trasparire un grande entusiasmo per la performance imminente in terra italiana.
Sin da prima dell’inizio vero e proprio del concerto il pubblico è assolutamente carico, e quando vengono riprodotti sui maxi schermi i music video non solo i fans cantano, ma ripetono alla perfezione i fan-chant (una sorta di “risposta” creata dalle fan coreane ad alcune battute delle canzoni intesa come tifo) in coreano. Quando finalmente i NU’EST calcano le scene la folla va letteralmente in delirio con urla d’incoraggiamento assordanti, il pubblico italiano ancora una volta si distingue per il suo calore. Pur essendo l’ultima tappa del tour europeo Aron, Minhyun, JR e Ren si esibiscono in modo molto energico per quindici canzoni perfettamente coreografate, seppure mancasse un membro. Baekho infatti non ha potuto partecipare al tour europeo a causa di problemi di salute, ma ha lasciato un messaggio per le fan europee esprimendo il suo rammarico e garantendo la sua presenza a un eventuale prossimo tour, le fan italiane hanno chiamato il suo nome svariate volte nel corso del concerto facendo sorridere anche gli altri quattro componenti del gruppo. All’interno dell’ora e mezza di concerto si sono viste diverse sfaccettature della band, da brani puramente coreografati come Action, a ballate come Hello, fino a un brano tradotto in inglese appositamente per le fans occidentali, Sandy. Non sono mancati momenti di fan-service simpatico e contatto con le fan, dall’alto abbiamo letteralmente visto la folla andare in delirio quando Aron ha lanciato la sua maglietta tra le calorose ragazze del pubblico. Senza dubbio i ragazzi (giovanissimi, Aron ha 21 anni e tutti gli altri ne hanno solo 19) hanno talento e pur avendo debuttato ormai da due anni hanno ancora tanta umiltà, entusiasmo e voglia di fare come se fossero agli esordi, il che non è poi così scontato parlando di gruppi k-pop, a nostro parere queste sono le carte in regola per portarli a fare ancora molta strada.
Terminato il concerto si è svolto il fansign, limitato a sole 120 persone e data la stanchezza dei ragazzi che avevano appena terminato il concerto non è stato possibile per noi scattare loro fotografie. Tuttavia abbiamo voluto immortalare la gioia di alcuni fans che si apprestavano ad avere il cd autografato con delle brevi interviste che pubblicheremo presto sul canale. Pur essendosi svolto molto velocemente per ovvie ragioni logistiche, al fansign i fans italiani sono comunque riusciti a consegnare ai componenti del gruppo dei pensierini preparati per loro, dai cioccolatini ai peluche, alle lettere, sono certa di aver visto anche un immancabile barattolo di Nutella.
Ringraziamo ancora una volta Kpopitalia e Mymusictaste per l’ottimo lavoro svolto e per averci dato l’occasione di documentarci su un gruppo che non conoscevamo molto approfonditamente, rimanendone piacevolmente sorprese.
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(NOTA: L’articolo verrà aggiornato con foto e video il prima possibile)