[RECENSIONE] FINDING MR. DESTINY

Ciao a tutti, per augurarvi una buona festa degli innamorati ho guardato e recensito una tenera commedia romantica che ci lascia il sapore di dolce in bocca (considerato  che non ho un Valentino mi possa regalare cioccolatini).

Bando alle ciancie, ecco la recensione e Buon San Valentino a tutti!

TITOLO ORIGINALE: 김종욱 찾기
REGIA: Chang You Jeong
CAST: Gong Yoo, Lim Soo Jung

TRAMA:
Seo Ji Woo è la direttrice di studio di un musical, la sua vita però non ha nulla a che vedere con i lustrini e le paillettes del mondo dello spettacolo, single per scelta perché ancora innamorata del suo primo amore, un uomo incontrato 10 anni prima in India, Kim Jong Wook.
Han Gi Joon è un trentenne fallito che crede fermamente nella sincerità tanto che viene licenziato dall’agenzia turistica dove lavorava perché invece di vendere i viaggi illustrava alla clientela i potenziali pericoli del luogo in cui avevano deciso di andare; senza un lavoro decide di aprire un’agenzia investigativa che cerca il primo amore dei proprio clienti “Finding First Love” e proprio a questa agenzia il padre di Ji Woo chiederà aiuto per trovare il famigerato primo amore della figlia.

VOTO:
7,5

COMMENTO CRITICO:

Amore. Destino. Questi i temi principali di questa dolce commedia romantica; dieci anni dopo senza alcun indizio se non il nome e il cognome di una persona si può sperare di trovarla? La speranza è l’ultima a morire si potrebbe dire e paradossalmente questo film ci regala quella patina di speranza, certo piena di retorica e buoni sentimenti, forse un po’ troppi ma sicuramente non storpiati, perché qui troviamo una ragazza assolutamente disillusa e rozza, non una sognatrice delicata; abbiamo imparato a vedere in questo genere di film ragazze decisamente rozze ma solitamente molto sognatrici che sperano di avere di più dalla vita; Ji Woo non è una di queste, vive la vita come se nulla possa interessarle, e questo preoccupa non poco la famiglia, il padre è un militare e ha cresciuto Ji Woo e sua sorella da solo senza la madre e come ogni genitore spera di vedere la figlia felice, realizzata e soprattutto sposata.
Se la vita di Ji Woo è molto piatta quella del nostro protagonista maschile è tragicomica, il nostro affascinante protagonista, Gi Joon, è il classico sfigato, goffo e senza prospettive, non pensa all’amore non perché non gli interessi ma semplicemente perché non pensa a nulla, vive la vita con passività tanto che a 30 anni suonati non ha concluso nulla dalla vita e sua sorella glielo rinfaccia continuamente.
Starete pensando se queste sono le prospettive i due personaggi non possono che essere un disastro, ed infatti è cosi; Gi Joon dopo aver aperto la sua agenzia cerca di fingersi un professionista dell’investigazione ma sfortunatamente non è altri che un fallimento, almeno finché non entra nella sua vita Ji Woo con la sua storia utopica ; la trama da qui cambia ritmo e colore, i due protagonisti pur essendo completamente diversi sono un’accoppiata vincente tanto che ogni momento tra i due è una boccata d’aria fresca per quanto sono divertenti.

Ottima stesura dei personaggi e regia curata; il personaggio di Kim Jong Wook non ha un volto delineato e nei ricordi di Ji Woo ha il volto di Gi Joon (o meglio di Gong Yoo, l’attore che lo interpreta) per far capire sin da subito allo spettatore quanto annebbiato sia il ricordo della ragazza e quanto non sia veramente quello il suo destino.

In una divertente ricerca del primo amore i due protagonisti incontreranno il loro vero destino e andranno incontro ai loro sentimenti; finalmente e per la prima volta Ji Woo metterà la parola fine sul libro del passato e inizierà un nuovo capitolo della sua vita.

Note:

Questo film del 2011 vede il ritorno sulle scene di Gong Yoo dopo il servizio militare che lo ha tenuto lontano dal grande e piccolo schermo per due anni.
Lim Soo Jung ha preso parte a moltissimi film di successo tra i quali “I’m a Cyborg but it’s ok”¹, quindi diciamola tutta, questa donnina è seriamente molto fortunata, essere baciata da Rain prima e Gong Yoo poi, chi non ci metterebbe la firma?!

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    Articolo di: Veronica Croce

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